lunedì 22 dicembre 2014

Criteri per il ritorno allo sport dopo infortunio acuto ai muscoli ischiocrurali

I criteri ottimali da soddisfare per il ritorno allo sport dopo infortunio acuto ai muscoli ischiocrurali sono tutt'ora sconosciuti a causa della carenza di linee guida basate sull'evidenza. Numerosi studi recenti hanno sottolineato l'importanza della normalizzazione della forza isocinetica dei muscoli ischiocrurali come “marcatore clinico” in base al quale decidere se un atleta è pronto o meno a tornare all'attività sportiva. L'obiettivo di questo studio è quello di indagare la forza dei muscoli ischiocrurali post-infortunio attraverso l'utilizzo di una macchina isocinetica, dopo la completa guarigione confermata dalla risonanza magnetica.

Cinquantadue calciatori professionisti sono stati sottoposti ad un test di forza isocinetico dopo aver effettuato un programma di riabilitazione standardizzato. Un deficit di forza maggiore del 10% rispetto all'arto controlaterale era da considerarsi “anormale.”

Non è stata riscontrata alcuna differenza significativa tra la media dei picchi di forza isocinetica e nessun deficit del 10% di forza per i giocatori senza ricadute rispetto a quelli con ricadute a due mesi dalla fine della riabilitazione.

I risultati suggeriscono che la normalizzazione della forza isocinetica non deve essere considerata un criterio essenziale per il ritorno all'attività sportiva dopo infortunio agli ischiocrurali per i calciatori professionisti. Quindi, la possibile relazione tra deficit di forza isocinetica e ricadute rimane, ad oggi, non chiara. > da: Tol et al., Br J Sports Med (2014) (Epub ahead of print). Tutti i diritti sono riservati a BMJ Publishing Group Ltd. Immagine tratta da: footymatters.com

Tradotto da Cavazzuti Lorenzo

Foto: Mercoledì muscolo-scheletrico di Lewis Ingram, Bsc (Hons):

>> Accanto al riassunto proposto qui sotto, sul nostro sito http://www.anatomy-physiotherapy.com/, troverete il link all'abstract dell'articolo su Pubmed e il link per il full text! <<

I criteri ottimali da soddisfare per il ritorno allo sport dopo infortunio acuto ai muscoli ischiocrurali sono tutt'ora sconosciuti a causa della carenza di linee guida basate sull'evidenza. Numerosi studi recenti hanno sottolineato l'importanza della normalizzazione della forza isocinetica dei muscoli ischiocrurali come “marcatore clinico” in base al quale decidere se un atleta è pronto o meno a tornare all'attività sportiva. L'obiettivo di questo studio è quello di indagare la forza dei muscoli ischiocrurali post-infortunio attraverso l'utilizzo di una macchina isocinetica, dopo la completa guarigione confermata dalla risonanza magnetica.

Cinquantadue calciatori professionisti sono stati sottoposti ad un test di forza isocinetico dopo aver effettuato un programma di riabilitazione standardizzato. Un deficit di forza maggiore del 10% rispetto all'arto controlaterale era da considerarsi “anormale.”

Non è stata riscontrata alcuna differenza significativa tra la media dei picchi di forza isocinetica e nessun deficit del 10% di forza per i giocatori senza ricadute rispetto a quelli con ricadute a due mesi dalla fine della riabilitazione.

I risultati suggeriscono che la normalizzazione della forza isocinetica non deve essere considerata un criterio essenziale per il ritorno all'attività sportiva dopo infortunio agli ischiocrurali per i calciatori professionisti. Quindi, la possibile relazione tra deficit di forza isocinetica e ricadute rimane, ad oggi, non chiara. > da: Tol et al., Br J Sports Med (2014) (Epub ahead of print). Tutti i diritti sono riservati a BMJ Publishing Group Ltd. Immagine tratta da: footymatters.com

Tradotto da Cavazzuti Lorenzo

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