lunedì 22 dicembre 2014

Il Colpo della strega o lombalgia acuta

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Cos'è

Dal punto di vista ortopedico, il colpo della strega viene sempre relazionato al cedimento della struttura del disco intervertebrale con rottura dell’anulus fibroso: Questo può verificarsi solo in alcuni casi, per cui è più corretto parlare di “blocco lombare acuto. Infatti nella maggior parte dei casi il “colpo della strega” è dovuto ad una rotazione del sacro sotto L5, a causa del malfunzionamento dei muscoli propriocettori profondi del rachide:
La disfunzione è dovuta ad un movimento che avviene tra le faccette articolari inferiori de L5 e le superfici articolari del sacro. Le faccette articolari delle vertebre lombari sono disposte su un piano sagittale, per cui, quando il rachide lombare va in rotazione, le vertebre dovrebbero attuare una traslazione dal lato della rotazione perché altrimenti tale movimento, anche se minimo, verrebbe ostacolato dalla posizione sagittale delle faccette (5-10 gradi di rotazione in totale per il tratto lombare).
E’ importante ricordare ciò per spiegare il meccanismo lesionale del colpo della strega, la cui base patogenetica è data dall’inefficienza dei muscoli propriocettivi.

Eziopatogenesi

Il momento di insorgenza più favorevole è al mattino appena alzati, quando il soggetto, che già soffre di una certa rigidità muscolare cronica, si china in avanti e di lato (ad es. allacciandosi le scarpe). Avviene ,ad esempio, che se la persona usando la mano dx., effettua una rotazione ed una flessione a sx; le faccette articolari tra L5 ed S1 si aprono e L5 è sollecitata in rotazione sx, tale movimento avviene, però, in misura abnorme, a causa della rigidità muscolare, che di conseguenza realizza una restrizione articolare. Il passaggio L5-S1, che di norma rappresenta un punto di massima stabilità diventa un punto di instabilità su cui grava un abnorme stress da carico. Quando la persona si flette, la faccetta articolare di sx. si apre mentre quella di dx. si coatta e va in “sublussazione” sul promontorio sacrale.
L’articolazione inferiore dx di L5 si muove in modo abnorme quasi a voler sormontare la faccetta articolare sacrale di dx. Questo movimento esagerato di flessione fa scattare un “feedback” propriocettivo di salvaguardia dei mm di rotazione. Interspinosi e intertrasversari, si contraggono fortemente e continuamente in modo ipertonico (il meccanismo tenta di bloccare il movimento di L5). Ciò fa sì che quando la persona si rialza, avverte subito un dolore lancinante e una sensazione di blocco con relativa impossibilità di riguadagnare la stazione eretta.

Cosa fare

In questa situazione è consigliabile rimanere nella cosiddetta posizione antalgica. Tale atteggiamento è assolutamente spontaneo e corrisponde alla posizione in cui si è avvertito il trauma. Il riposo è inizialmente la terapia più efficace, ma non dovrebbe assolutamente protrarsi oltre le 12-48 ore a seconda dell’entità del trauma. In condizioni di immobilità la muscolatura tende infatti ad indebolirsi diventando ancor più incapace di sopportare le numerose sollecitazioni a cui viene sottoposta. Risulta essere utile, dopo qualche ora, provare a mobilizzare leggermente la zona lombare, evitando movimenti potenzialmente lesivi. Ci si può proteggere dal colpo della strega in numerosi modi. A tal proposito le strategie da adottare sono essenzialmente due: da un lato occorre evitare il più possibile le situazioni a rischio, dall’altro è necessario prepararsi fisicamente per aumentare le proprie difese.

Terapia

Dal punto di vista osteopatico la terapia risulta alquanto semplice, anche se delicata. Il terapista tenderà ad invertire i parametri disfunzionali con tecniche ad energia muscolare e trust onde ripristinare una corretta fluidità di movimento.

Prevenzione

E’ possibile prevenire il colpo della strega in numerosi modi. A tal proposito le strategie da adottare sono essenzialmente due: da un lato occorre evitare il più possibile le situazioni a rischio, dall’altro è necessario prepararsi fisicamente per aumentare le proprie difese.

Nello specifico

  • Mantenere il proprio peso nella norma
  • Indossare calzature comode evitando tacchi troppo alti
  • Utilizzare reti e materassi rigidi di buona qualità
  • Evitare posizioni viziate, soprattutto durante lo studio, il lavoro, e la guida
  • Sollevare i carichi con la giusta tecnica
  • Fare della corretta attività fisica mirata a rinforzare, ed allungare i muscoli paravertebrali e addominali
  • Bere molta acqua, in modo da garantire la giusta idratazione ai dischi intervertebrali
  • Coprirsi bene evitando colpi di freddo (in inverno), e non esporsi ad aria condizionata (in estate)

In oltre, a sostegno della struttura ileo lombare, in riferimento al punto di comunicazione tra bacino e colonna, vi è anche una fitta rete di legamenti che in condizioni normali consentono di proteggere efficacemente la zona.
Purtroppo la sue caratteristiche di elasticità e robustezza risultano essere difficilmente condizionabili, tuttavia, se non viene allenata e correttamente “educata”, perde gradualmente di efficienza fino a divenire del tutto inadeguata a sostenere le numerosissime sollecitazioni quotidiane. Tradotto in altri termini, uno stile di vita sedentario, che in molti casi si associa al sovrappeso, rappresenta, per forza di cose, l’anticamera della lombalgia e del colpo della strega.

blog: http://francescobarbato.blog.com

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