martedì 30 dicembre 2014

ALGODISTROFIA, DECORSO E TRATTAMENTO

Si manifesta come un dolore molto forte, sproporzionato all'entità del trauma e apparentemente inspiegabile, che colpisce i piedi e più raramente le mani.

A scatenare questa reazione esagerata basta un trauma come una frattura, una distorsione o una contusione o anche un intervento chirurgico, non necessariamente gravi o seguiti da complicazioni.

Un altro nome per l'algodistrofia è anche distrofia simpatica riflessa.

Da questo si capisce in parte il motivo del disturbo: tutto avviene perchè il sistema nervoso autonomo (simpatico) reagisce al dolore a livello locale in modo autonomo e sproporzionato causando anche dei disturbi vascolari a tissutali.

Da questi disturbi derivano i sintomi che consistono in un dolore molto forte, continuo ed intollerabile, purtroppo anche resistente ai farmaci. La parte interessata si gonfia e diventa pallida e fredda, anche se il paziente avverte un forte bruciore. Non si riesce ad infilare il piede nella scarpa e poggiare la pianta a terra scatena i sintomi. La stampella può essere d'aiuto ma si riescono a fare pochi passi. I dolori continuano tutta la notte e al mattino quando si cerca di mettere il piede a terra si scatenano sensazioni di scossa elettrica e formicolii. Per questo si pense di rivolgersi a specialisti neurologi e vascolari, ma gli esami non mostrano alterazioni significative

Infatti le radiografie risultano inutili perchè la frattura è ricomposta e anche in caso di traumi diversi o distorsioni il danno risulta guarito.

Dopo alcune settimane dalla comparsa del dolore i tessuti cominciano ad alterarsi, la pelle diventa sottile e atrofica, le articolazioni si irrigidiscono e alle radiografie di controllo compare localmente una grave osteoporosi.

Il lato positivo è che l'algodistrofia scompare così misteriosamente come è arrivata, senza invalidità o danni permanenti. Perchè il problema si risolva tuttavia ci vogliono circa sei mesi e in questo tempo non bisogna rassegnarsi al dolore ma combatterlo al meglio per spezzare il circolo vizioso che si instaura. Infatti il disturbo viene innescato e sostenuto dal dolore attraverso un circuito riflesso che coinvolge i recettori del dolore, le fibre nervose simpatiche e la muscolatura dei vasi capillari. 

Le terapie devono quindi essere rivolte alla soppressione sintomatica del dolore.
I farmaci più efficaci sono i blocchi anestetici dei tronchi nervosi periferici e i blocchi dei gangli simpatici. Sono iniezioni di anestetici locali che devono essere eseguite da anestesisti esperti o presso un centro di terapia del dolore. Inoltre bisogna combattere la rigidità articolare e l'osteoporosi con la fisioterapia.
 I farmaci antidepressivi fanno parte della terapia e sono mirati ad annullare la componente affettiva ed emotiva del dolore.

Foto: ALGODISTROFIA, DECORSO E TRATTAMENTO

Si manifesta come un dolore molto forte, sproporzionato all'entità del trauma e apparentemente inspiegabile, che colpisce i piedi e più raramente le mani.
A scatenare questa reazione esagerata basta un trauma come una frattura, una distorsione o una contusione o anche un intervento chirurgico, non necessariamente gravi o seguiti da complicazioni.
Un altro nome per l'algodistrofia è anche distrofia simpatica riflessa.
Da questo si capisce in parte il motivo del disturbo: tutto avviene perchè il sistema nervoso autonomo (simpatico) reagisce al dolore a livello locale in modo autonomo e sproporzionato causando anche dei disturbi vascolari a tissutali.
Da questi disturbi derivano i sintomi che consistono in un dolore molto forte, continuo ed intollerabile, purtroppo anche resistente ai farmaci. La parte interessata si gonfia e diventa pallida e fredda, anche se il paziente avverte un forte bruciore. Non si riesce ad infilare il piede nella scarpa e poggiare la pianta a terra scatena i sintomi. La stampella può essere d'aiuto ma si riescono a fare pochi passi. I dolori continuano tutta la notte e al mattino quando si cerca di mettere il piede a terra si scatenano sensazioni di scossa elettrica e formicolii. Per questo si pense di rivolgersi a specialisti neurologi e vascolari, ma gli esami non mostrano alterazioni significative. 
Infatti le radiografie risultano inutili perchè la frattura è ricomposta e anche in caso di traumi diversi o distorsioni il danno risulta guarito.
Dopo alcune settimane dalla comparsa del dolore i tessuti cominciano ad alterarsi, la pelle diventa sottile e atrofica, le articolazioni si irrigidiscono e alle radiografie di controllo compare localmente una grave osteoporosi.
Il lato positivo è che l'algodistrofia scompare così misteriosamente come è arrivata, senza invalidità o danni permanenti. Perchè il problema si risolva tuttavia ci vogliono circa sei mesi e in questo tempo non bisogna rassegnarsi al dolore ma combatterlo al meglio per spezzare il circolo vizioso che si instaura. Infatti il disturbo viene innescato e sostenuto dal dolore attraverso un circuito riflesso che coinvolge i recettori del dolore, le fibre nervose simpatiche e la muscolatura dei vasi capillari. Le terapie devono quindi essere rivolte alla soppressione sintomatica del dolore.
I farmaci più efficaci sono i blocchi anestetici dei tronchi nervosi periferici e i blocchi dei gangli simpatici. Sono iniezioni di anestetici locali che devono essere eseguite da anestesisti esperti o presso un centro di terapia del dolore. Inoltre bisogna combattere la rigidità articolare e l'osteoporosi con la fisioterapia. I farmaci antidepressivi fanno parte della terapia e sono mirati ad annullare la componente affettiva ed emotiva del dolore.

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