mercoledì 24 dicembre 2014

Complicanze dopo ricostruzione LCA

Dopo la ricostruzione del legamento crociato anteriore (ACL) possono sopraggiungere diverse complicanze. Il riconoscimento e la gestione precoce di queste complicanze sono importanti per ottimizzare gli outcome del paziente. In questo riassunto sono presentate le più frequenti complicazioni di cui un fisioterapista deve tener conto durante la riabilitazione.

La perdita di movimento dopo ricostruzione del ACL può essere causata da tessuto cicatriziale che si attacca all'interno della gola intercondiloidea sul versante tibiale (perdita di estensione) o all'interno della regione della borsa sovrarotulea (perdita di flessione). Il posizionamento incorretto del tunnel può portare a un ridotto range di movimento. Altre cause della riduzione di estensione possono essere date da un irrigidimento della capsula articolare (dopo riparazione meniscale), cicatrici sul legamento collaterale mediale, rigidità dei muscoli ischi-crurali o cicatrici sulla parte posteriore della capsula. La completa estensione e i 90° di flessione dovrebbero essere raggiunti dopo 2 settimane.
Quando il paziente lamenta instabilità, il fallimento dell’innesto potrebbe essere una delle cause. Il fallimento può essere causato da errori nella procedura chirurgica, fallimento di assorbimento dell’innesto o traumi. 
Infezioni post intervento di ricostruzione del ACL non sono molto frequenti (circa 1%). Tuttavia, il terapista deve essere attento riguardo a sintomi come incremento del dolore, dolore, eritema e drenaggio delle incisioni chirurgiche.
Il fisioterapista gioca un ruolo importante nella segnalazione delle complicanze. Pertanto, lo stato e le funzioni del ginocchio dovrebbero essere esaminate continuamente durante la riabilitazione

 > da: Heard et al., Sports Med Arthrosc Rev 21 (2013) 106-112. All rights reserved to Lippincott Williams & Wilkins.
Tradotto da Lorenzo Cavazzuti.

Foto: Mercoledì Muscolo-Scheletrico di Michel van Exsel, MSc:
Dopo la ricostruzione del legamento crociato anteriore (ACL) possono sopraggiungere diverse complicanze. Il riconoscimento e la gestione precoce di queste complicanze sono importanti per ottimizzare gli outcome del paziente. In questo riassunto sono presentate le più frequenti complicazioni di cui un fisioterapista deve tener conto durante la riabilitazione.
La perdita di movimento dopo ricostruzione del ACL può essere causata da tessuto cicatriziale che si attacca all'interno della gola intercondiloidea sul versante tibiale (perdita di estensione) o all'interno della regione della borsa sovrarotulea (perdita di flessione). Il posizionamento incorretto del tunnel può portare a un ridotto range di movimento. Altre cause della riduzione di estensione possono essere date da un irrigidimento della capsula articolare (dopo riparazione meniscale), cicatrici sul legamento collaterale mediale, rigidità dei muscolo ischi-crurali o cicatrici sulla parte posteriore della capsula. La completa estensione e i 90° di flessione dovrebbero essere raggiunti dopo 2 settimane. Quando il paziente lamenta instabilità, il fallimento dell’innesto potrebbe essere una delle cause. Il fallimento può essere causato da errori nella procedura chirurgica, fallimento di assorbimento dell’innesto o traumi. Infezioni post intervento di ricostruzione del ACL non sono molto frequenti (circa 1%).  Tuttavia, il terapista deve essere attento riguardo a sintomi come incremento del dolore, dolore, eritema e drenaggio delle incisioni chirurgiche.
Il fisioterapista gioca un ruolo importante nella segnalazione delle complicanze. Pertanto, lo stato e le funzioni del ginocchio dovrebbero essere esaminate continuamente durante la riabilitazione. > da: Heard et al., Sports Med Arthrosc Rev 21 (2013) 106-112. All rights reserved to Lippincott Williams & Wilkins.
Tradotto da Lorenzo Cavazzuti.

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