
Introduzione
La pubalgia è una mioentesite riguardante i punti di inserzione pubica di differenti muscoli. Tra quelli maggiormente superficiali distinguiamo:
– pettineo
– piramidale
– retti addominali
– obliqui addominali
– trasversi addominali
Viene provocata generalmente da un carico di lavoro (ovviamente fisico) eccessivo. Essa è associata a diversi gradi di lesione dei muscoli della zona frontale | bassa dell’addome, della sinfisi pubica e degli adduttori. Questa sindrome è molto dolorosa, si localizza in special modo nella sinfisi pubica; affligge maggiormente gli sportivi e le donne in gravidanza.L’incidenza maggiore è tra i giocatori di calcio, anche se essi non sono i soli a soffrirne:
- schermitori– atleti dediti alla corsa
– ballerini
– tennisti
possono avvertire tale sintomatologia. Secondo Jarvinen è possibile identificare ben 72 cause di pubalgia, non solo disfunzioni tendinee, muscolari, ossee o articolari, ma anche patologie infettive, tumorali, borsiti, intrappolamenti nevosi ecc.
Diagnosi
L’eventuale diagnosi è confermata dalla RX, che, però, può solo mostrare anomalie radiologiche dell’articolazione pubica nei casi di osteo-artropatie microtruamatiche pubiche o di tendiniti delle inserzioni. Le anomalie disfunsive si evincono prima nella scintigrafia che negli esami radiologici e così anche i prograssi saranno evidenti prima nell’esame scintigrafico che nel RX.
Una RMN può essere utile per diagnosticare una lesione dei muscoli addominali o degli adduttori, e può anche evidenziare una lesione della sinfisi pubica.
Una RMN può essere utile per diagnosticare una lesione dei muscoli addominali o degli adduttori, e può anche evidenziare una lesione della sinfisi pubica.
Trattamento
E’ consigliabile all’inizio avere un approccio Osteopatico della pubalgia e solo in seguito, nel caso del suo fallimento o di dolorose recidive, giungere al trattamento chirurgico, nella fattispecie con il metodo Nesovic, che viene eseguito su bilateralmente.
In fase acuta il soggetto deve assolutamente rimanere a riposo e sottoporsi ad una terapia indicata. Nella situazione cronica oltre alle terapie specifiche si ricorre anche al recupero funzionale mediante attività fisica mirata a:
- allungamento della muscolatura adduttoria.
- allungamento catena muscolare posteriore a mezzo di stretching attivo e passivo
- esercizi propriocettivi mono e bipodalici,su varie superfici, in vari decubiti, a occhi aperti e chiusi
- potenziamento dei muscoli retroversori del bacino, mettendo particolare attenzione agli addominali.
- trofismo e forza muscolare tramite isometria ed elastici.
- coordinazione intermuscolare e riprogrammazione dello schema motorio tramite oscillazioni e slanci degli arti inferiori,
- walking, diversi tipi di andature, ed eventualmente corsa (rettilinea, curva, in accelerazione e decelerazione, con cambi di direzione, e con vari tipi di arresto del passo
info: http://francescobarbato.blog.com
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