lunedì 22 dicembre 2014

Gonalgia: dolore al ginocchio

approfondimenti_ginocchio

In uno studio effetuato su 120 pazienti si è evinto che il 70% risultava affetto da dolori osteo-muscolari suddivisi in questo modo:
  • 45% lombalgia
  • 14% coxalgia
  • 5% podalgia
  • 36% gonalgia




CENNI DI ANATOMIA E BIOMECCANICA

L’articolazione femorotibiale è una diartrosi composta da:
  1. 2 capi ossei (femore e tibia)
  2. Patella
  3. in più vi è una terza art: detta peroneo – tibiale
Ha movimenti di:
  1. Flesso – estensione
  2. Abduzione (mediale e laterale) della tibia rispetto al femore
  3. Rotazione (interna ed esterna) della tibia rispetto a femore, e del femore rispetto alla tibia. Questo avviene quando la spina tibiale ingaggia il solco intercondiloideo
  4. Traslazione (antero-posteriore) della tibia rispetto al femore

I menischi

Poggiano sul piatto tibiale. Ne distinguiamo uno mediale, ed uno laterale. Evitano il contatto diretto tra i capi ossei (condili del femore e piatto tibiale).

Legamenti principali

  1. L. crociato anteriore
  2. L. crociato posteriore
  3. L. collaterale mediale
  4. L. collaterale laterale
  5. L. alari
  6. L. trasverso
  7. L. mediano
  8. L. popliteo arcuato
  9. L. popliteo obliquo


Principali gruppi muscolari:

  1. M. quadricipite femorale (retto, vasto mediale, vasto laterale, vasto intermedio)
  2. M. gracile e M. semitendinoso (che con il M. sartorio formano la “zampa d’oca”)
  3. M. semimembranoso
  4. M. bicipite femorale (che con i muscoli semitendinoso, e semimembranoso forma il gruppo degli IPT: ischio-peroneo-tibiali
  5. M. tensore della fascia lata
  6. M. tricipite della sura (M. soleo e M. gastrocnemio)
  7. M. popliteo
Tendenzialmente tali muscoli vengono suddivisi in flessori, ed estensori. I flessori del ginocchio sono anche rotatori: vengono classificati in 2 gruppi
  1. i rotatori esterni rappresentati dal bicipite femorale ed il TFL
  2. i rotatori interni che sono sartorio, semitendinoso, semimembranoso, gracile, e popliteo. Il popliteo è l’unico rotatore interno monoarticolare

La capsula articolare

É formata dall’insieme di tendini, legamenti, cartilagini, menischi. Esternamente troviamo i tendini, con all’interno una membrana sinoviale contenente cellule (sinoviociti) secernenti liquido sinoviale.


Il ginocchio

É la più grande articolazione del nostro corpo ed ha la funzione di sostenere l’intero peso gravitario. Ha, inoltre, lo svantaggio di necessitare di parecchio tempo per guarire da un trauma. Il più delle volte la causa scatenante del dolore alle ginocchia risulta essere una sindrome da usura.

L’elasticità della cartilagine è essenziale, poiché protegge le ossa dai costanti micro-traumi provocati dai movimenti condilari tra femore, tibia, e rotula.
Continui micro-traumi e sfregamenti ripetuti nel tempo erodono la cartilagine fino a farla scomparire lasciando l’osso direttamente esposto all’usura e deformandolo. La conseguenza è l’insorgere del dolore.
Altre volte, invece, la causa risulta dipendere da ipotonia muscolare cagionante un mancato supporto a questa articolazione, quindi, risulta facile intuire come tutte le tensioni finiscono sovraccaricare i legamenti che, anche da un micro-trauma, finiscono con lo sviluppare delle aderenze. Il dolore causa, infine, un marcato ipouso del ginocchio, cosa che, a lungo andare, non fa altro che aggravare la sindrome dolorosa.

Una delle soluzioni a tale problema, la meno invasiva, è quella di somministrare delle riduzioni manipolative Osteopatiche al fine di scollare le aderenze. Ciò riporterà libertà di movimento, con uno sgravio importante ai compensi subiti dall’articolazione, con una significativa riduzione del dolore. Il paziente dovrà, in seguito, essere istruito su come rinforzare la muscolatura del quadricipite e dei muscoli della coscia per dare pieno supporto al ginocchio, evitando così di sovraccaricare nuovamente i legamenti.

È utile sapere che Il dolore nella parte frontale delle ginocchia può anche essere causato da una lesione lombo-sacrale. Qualsiasi disturbo biomeccanico, a livello del nervo della terza vertebra lombare, può causare dolore alle ginocchia. In questi casi il paziente lamenta un dolore vago all’intero ginocchio, non riuscendo a localizzarlo meglio. Anche un problema all’anche può essere la causa della gonalgia, secondo le progressioni Osteopatiche.

Quindi, riusciamo ad evincere diverse cause scatenanti:
  • distorsione: può verificarsi un danno (che può arrivare fino alla rottura) a uno o più legamenti, i cordoncini di tessuto fibroso che connettono la tibia al femore e che garantiscono la stabilità dall’articolazione (legamenti collaterali e legamenti crociati). In questi casi il ginocchio è gonfio, il dolore è intenso e viene peggiorato dal carico e dal movimento dell’articolazione che, in presenza di rottura di un legamento avrà una mobilità inusuale.
  • Trauma: può provocare anche una lesione a uno dei due menischi, gli anelli cartilaginei interposti fra femore e tibia. In caso di lesione, oltre al dolore e al gonfiore, possono essere presenti altri sintomi.
    Se la rottura del menisco è “a manico di secchio” può accadere che un lembo del menisco muovendosi nell’articolazione vada ad incastrarsi al suo interno bloccandola; un altro sintomo della presenza di una lesione al menisco è l’improvviso cedimento del ginocchio, per esempio mentre si sta scendendo le scale.
  • Talvolta i traumi responsabili del dolore al ginocchio non sono acuti. È il caso delle tendiniti del rotuleo in cui l’infiammazione è in genere dovuta a sovraccarico funzionale. Si tratta di un disturbo comune soprattutto negli atleti che effettuano molti salti (giocatori di pallacanestro, pallavolo, ma anche podisti) e che si presenta con dolore e gonfiore nella parte anteriore del ginocchio subito sotto la rotula. Il dolore peggiora quando si sollecita il tendine con salti, corsa e così via.
  • Talvolta traumi ripetuti possono determinare una borsite, l’infiammazione cioè di quella sorta di sacchetto contenente normalmente solo un velo di liquido e che ha la funzione di ridurre l’attrito fra ossa, muscoli e tendini. In presenza di una borsite (il ginocchio della lavandaia) la zona appare gonfia, calda e dolente, può esserci sensazione di rigidità quando si piega il ginocchio.
  • Una comune causa di dolore negli adolescenti è la sindrome di Osgood-Schlatter, caratterizzata dalla presenza di dolore e gonfiore della prominenza ossea che si trova subito sotto alla rotula (la tuberosità tibiale) e che è dovuta a un’infiammazione dell’estremità della tibia non ancora completamente ossificata. Il dolore peggiora quando il ragazzo (più spesso si tratta di un maschio) pratica sport, soprattutto corsa e salto, e migliora col riposo. In genere dura settimane o mesi e può ripresentarsi finchè il giovane non ha smesso di crescere.
  • condropatia rotulea: Il sintomo specifico è il dolore nella parte anteriore del ginocchio che tipicamente peggiora quando si sta a lungo seduti con le gambe piegate a 90 gradi (il cosiddetto segno del cinema) o quando si fanno percorsi in discesa.
    La presenza di artrosi al ginocchio si manifesta con dolore di varia intensità, eventualmente accompagnato da tumefazione e che peggiora quando si sta in piedi o si cammina. Soprattutto al mattino, al risveglio può esserci anche una certa rigidità dell’articolazione, che in genere si risolve nell’arco di alcuni minuti.
  • artrite reumatoide: l’articolazione colpita (la malattia di solito interessa contemporaneamente le due ginocchia) è calda, dolente, tumefatta; l’artrite reumatoide colpisce anche altre articolazioni (tipicamente quelle delle mani) e non solo il ginocchio. Tipica è la rigidità mattutina che dura a lungo, in genere più di mezz’ora. A lungo andare inoltre le articolazioni vanno incontro a deformità.
L’articolazione in sintesi


DIAGNOSI OSTEOPATICA

  • anamnesi storica
  • esame posturale
  • test Osteopatici
La diagnosi deve essere chiara prima d’iniziare un qualsiasi trattamento osteopatico, a volte necessitano esami supplementari come TAC, RMN, Raggi X etc. L’Osteopatia terrà sempre a mente l’eventualità di una diversa causa della gonalgia tipo:
  • gotta
  • ginocchio tubercolare
  • artrite settica
  • gonorrea
  • artrite reumatoide
  • artrite infettiva
Inoltre, se ve ne fosse necessità risulta doveroso consigliare al paziente il consulto di un collega specialista del caso.

TRATTAMENTO OSTEOPATICO

La riduzione manipolativa Osteopatica aiuta notevolmente il paziente a rimettersi nella maniera più completa e rapida possibile. La manipolazione aiuta a riguadagnare il totale movimento articolare ripristinando la fisiologica tensione legamentosa, permettendo in tal modo una guarigione completa. Le manipolazioni possono essere fatte sia a giovani che ad anziani, ovviamente le tecniche verranno scelte in funzione del paziente. Tutti i casi d’osteoartrite, trauma cronico dei legamenti, ed aderenze post traumatiche possono essere trattate Osteopaticamente.


ESERCIZI PER IL MANTENIMENTO

Risulta fondamentale rieducare l’articolazione con esercizi mobilizzatori e stretching, rinforzare la muscolatura del quadricipite iniziando con delle semplici applicazioni “ginniche”:
  1. Allungare la muscolatura posteriore della coscia
  2. Detendere il tendine della “zampa d’oca”, spesso teso causa l’eccessivo carico dinamico
  3. Mobilizzare l’articolazione partendo dai micro-movimenti
  4. Operare un rinsaldamento del tono muscolare lavorando principalmente sull’estensione del ginocchio
  5. Risulta di particolare importanza controllare, inoltre, il peso corporeo, tale da ridurre il carico diretto sull’articolazione

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