martedì 30 dicembre 2014

TECAR ® / Tecarterapia / Diatermia

Una terapia ormai famosissima, sbarcata in Italia nei primi anni 2000, appannaggio solo degli sportivi d'alto livello (serie A, atleti olimpici...) all'inizio, probabilmente per i costi del macchinario, e oggi non c'è giornale sportivo amatoriale che non la consiglia per le più svariate patologie.

UNA PREMESSA IMPORTANTE:

Ma quanto è facile, però, leggere nei forum nel web, storie di delusioni, di "cuori affranti", di aspettative e promesse non mantenute.
Il boom della tecarterapia, i prezzi dei macchinari lievemente più basso, ha fatto sì che tanti terapisti utilizzino questo macchinario senza aver mai eseguito almeno un corso base.
E la differenza nei risultati, in questo caso, la fa proprio la metodologia di utilizzo!
Qualcuno mi disse: "Se ti dò la Ferrari di Schumacher, credi di ottenere i suoi stessi risultati?"

Innanzitutto, una dovuta precisazione: la Tecar ® / Tecarterapia / Diater / Diatermia NON E' LA PANACEA!

COME FUNZIONA:

Una particolare frequenza, scoperta in Spagna nella fine degli anni '80, stimola l'ossigenazione nella cellula del 300%, quindi accelera il metabolismo e la rigenerazione tissutale.
In realtà le macchine per diatermia erano già state utilizzate dai nazisti nella seconda guerra mondiale per accelerare la guarigione delle ferite di guerra dei soldati e poi "esportata" in America e presto abbandonata, non avendo ancora sperimentato la suddetta frequenza.

In base ai tessuti bersaglio si utilizzano due manipoli: uno detto "CAPACITIVO", l'altro detto "RESISTIVO".
Il calore prodotto è da considerarsi "ENDOGENO", ovvero "PRODOTTO DAL CORPO TRATTATO"; la Tecar ® / Tecarterapia / Diater / Diatermia non è un ferro da stiro

Il movimento degli elettroni all'interno del tessuto umano mette in moto le cellule e produce calore.

COME DEVE ESSERE UTILIZZATA:

In base ai fini terapeutici può essere utilizzata in
  • ATERMIA (nessun calore, per esempio nei casi di impianti protesici),
  • OMOTERMIA (temperatura corporea, per esempio nei drenaggi),
  • IPERTERMIA (calore più o meno forte, per esempio per articolazioni artrosiche).
Tranne nei casi in cui l'energia va applicata in un punto preciso e per determinati scopi, il manipolo diventa "UNA PROLUNGA DELLA MANO DEL TERAPISTA"!
QUESTO LA DIFFERENZIA UN'ALTRA TERAPIA FISICA!
Proprio perchè essa AUMENTA L'EFFICACIA della manualità del terapista, il manipolo viene tenuto in mano:

  • Durante un massaggio decontratturante / linfodrenante
  • Durante una mobilizzazione a leva lunga (per esempio mentre il terapista mobilizza tutto l'arto inferiore)
  • Durante una mobilizzazione a leva corta (per esempio mentre il terapista esegue spostamenti di un omero, in una terapia della spalla)
  • Durante un esercizio attivo eseguito dal paziente, anche con l'ausilio di elastici, pesi...
  • Durante movimenti complessi, per esempio durante la pedalata sulla cyclette o un esercizio propriocettivo sulla tavoletta.

EFFETTO BIOLOGICO:

Questi effetti sono:
- aumento del metabolismo cellulare localizzato;
- aumento della microcircolazione capillare e arteriolare;
- iperossigenazione tessutale con riduzione dei processi infiammatori;
- drenaggio venolinfatico con riduzione degli edemi e delle stasi congestizie;
- rimozioni dei cataboliti tessutali;
- riduzione del dolore per desensibilizzazione delle terminazioni periferiche e aumento delle endorfine;
- aumento della velocità di riparazione dei tessuti;
- risoluzione dei processi cronico degenerativi;
- azione decontratturante e defaticante muscolare.

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